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Un nuovo inizio

08 Dic

Per quanto so che a pochi o pochissimi possa importare, dopo ben sette anni di inattività e silenzio questo blog ricomincia oggi -8 dicembre 2020- la consueta pubblicazione di scritti e commenti. Il Vento dell’Ovest torna a soffiare e lo fa dedicando questo nuovo inizio all’Immacolata Concezione, che oggi si festeggia, allo scopo di impetrarne la protezione e la preghiera presso il Padreterno nunc et in hora mortis nostrae.

Le ragioni per cui abbiamo pensato a un nuovo inizio proprio in questo anno infausto sono molteplici. La pandemia globale che tante vittime sta causando e tante economie sta sgretolando è solo un aspetto della crisi epocale che stiamo vivendo. Tali fenomeni fungono evidentemente da acceleratori di altri processi degenerativi e ben più profondi che già da decenni stavano mostrando i loro frutti velenosi: l’accentramento di poteri e funzioni politiche sulle strutture centrali nazionali e sovranazionali a discapito di qualsivoglia elemento federale o locale, la progressiva erosione di tutte le libertà individuali, la virtualizzazione delle relazioni economiche, sociali e persino erotiche, l’annientamento del libero pensiero individuale in favore del pensiero unico globale, la dittatura del relativismo in campo morale e filosofico congiunta a formare un mostruoso Minotauro con il totalitarismo tecnocratico in campo finanziario e “scientifico”. Sintetizziamo tutti questi processi con l’espressione di globalizzazione totale: globalizzazione economica, politica, sociale, mediatica, culturale, morale e persino spirituale. E’ in questo quadro desolante ed apocalittico che si inseriscono le nuove battaglie dei globalisti totalitari: la “lotta alle fake news” come dispositivo ideologico per silenziare tutte le voci divergenti dal coro mediatico globale; la “lotta contro il razzismo” come paravento per giustificare qualunque ragionevole critica o resistenza verso quelle politiche migratorie lassiste che mettono a rischio la sicurezza, la salute e il welfare delle nazioni invase; la “battaglia per per la parità di genere” come grimaldello culturale per attaccare la differenza naturale tra i generi e per normalizzare ogni aberrazione giuridica e morale tesa a istituzionalizzare i legami coniugali omosessuali, ad attribuire inesistenti diritti genitoriali alle coppie gay (a discapito di madri surrogate, ovviamente) e in sintesi a dissolvere l’identità sessuale dell’essere umano in una nebulosa di istinti perversi polimorfi. Il deserto avanza inesorabile e non trova acqua ad arginarlo.

E’ in atto una guerra cosmica contro l’uomo e per suo tramite contro Dio, o per meglio dire un nuovo capitolo della medesima antica guerra iniziata in Cielo di cui si narra nell’Apocalisse e che continua oggi con rinnovata virulenza da parte di tutte le divisioni visibili e invisibili del Nemico infernale. Per questo ricominciamo a parlare su questo blog, perché in guerra tutti siamo chiamati a combattere per difendere la propria contrada, la propria Contea di tolkeniana memoria, o quantomeno la propria anima dagli attacchi persistenti e feroci dei nemici. Per questo stesso motivo pubblichiamo come primo post, dopo questa introduzione un inno sacro alla Vergine Maria nel giorno della Sua festa, affinché benedica la nostra azione, renda efficace le nostre parole e faccia rifiorire il deserto.

 
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Pubblicato da su 8 dicembre 2020 in Uncategorized

 

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