
Per la festa dell’Immacolata Concezione, 8 dicembre 2020.
Compiuto il sesto giorno in Eva
nel settimo Dio si riposa in Maria.
In sua idea la potenza stendeva
e sicurava contro la serpe ria.
Come Eva è sogno di Adamo
che in suo sonno da costola sorse,
così è Maria del Dio di Abramo,
chè in Suo riposo tosto la scorse.
Ella è Potenza pura dell’Atto,
cui non dà imago nè somiglianza,
ma in sè lo specula esatto
e magnifica la trina sostanza.
Quando Adamo il gran mal effuse
sopra ogni mondana creatura
in quel tabernacolo gloria si chiuse
e preservò la sostanza più pura.
Poichè il minor in maggior capitola,
le anteriori cose l’uomo contagia,
ma in fine sta la Vergine sola
e nella sua purezza Dio s’adagia.
Ell’è rifugio del creato caduto,
terrore del diavolo che carne macchiò,
nel suo corpo il peccato è perduto
e nella sua anima Dio si specchiò.
Quando i tempi furon maturi
perchè luce in tenebra splendesse,
fu concetta Maria per gli evi futuri,
ché tutta immacolata si facesse.
Come cronotopo su astro inclina
e in sua curva ogni grave cattura,
così il Cielo sulla Virgo si china
e in sua umiltà la Grazia perdura.
E’ redento in sua carne il genoma
che il Verbo amò ereditare:
della Grazia Essa è il pleroma,
in cui Dio si degnò di incarnare.